ASCETISMO

Programma, occasionale o sistematico, di autodisciplina comprendente rinunce, tabù alimentari, astinenza sessuale, ma anche autoinflizione di sofferenze (per esempio flagellazione), povertà, isolamento, in vista di un più elevato status spirituale (unione mistica con dio, riscoperta di un sé più vero, liberazione dalle illusioni). Conserva in generale un senso di purificazione, di iniziazione a un contatto col sacro o di espiazione di colpe. L'ascetismo tende a svilupparsi in scuole filosofiche o religioni che presuppongono dualismo anima/corpo o dio/mondo-materia. In Grecia forme di ascetismo penetrarono attraverso il contatto con le aree sciamaniche asiatiche, ma si svilupparono in scuole a tendenza dualista (orfici, pitagorici) trovando una sistematizzazione più razionale in Platone. Nel cristianesimo questi influssi si fusero con le esigenze rituali di purezza del giudaismo, che erano state amplificate nell'essenismo (esseni). Nel movimento gnostico e in alcuni settori cristiani l'esasperazione del principio di autocontrollo portò a considerare alcune rinunce (per esempio il celibato) come indispensabili alla salvezza. Le regole e le pratiche ascetiche adottate a volte con intransigente durezza dai padri del "deserto" definirono un bagaglio esemplare a cui attinsero i fedeli più esigenti dei secoli successivi. La continuità del modello fu assicurata dalla vasta e duratura fortuna degli scritti attribuiti ai fondatori del monachesimo e della idealizzazione della loro figura attraverso racconti agiografici (come le Vite dei santi padri) che mantennero ampia capacità di suggestione fino oltre l'invenzione della stampa, insieme al successo di manuali e trattati che dell'esperienza ascetica vissuta offrivano una prima sistemazione teorica (Scala al Paradiso di Giovanni Climaco, gli scritti di Cassiano o di Isaac il Siro). Il monachesimo d'occidente e il filone della religiosità medievale centrato sul "disprezzo del mondo" proseguirono questa eredità antica in un diverso contesto sociale. La fioritura religiosa e la diffusione di nuove forme associative, aperte anche ai laici, tipiche della rinascita urbana del basso Medioevo, portarono l'arricchimento di una volontà più marcata di "conformità" al modello supremo di Cristo, e in particolare al Cristo uomo e sofferente. Nell'età moderna si sviluppò poi uno sforzo originale di regolamentazione e sistemazione pedagogica, con la messa a punto di metodi accurati di meditazione e introspezione, tecniche di "esercizi" (si pensi a Ignazio di Loyola e ai gesuiti), legami rafforzati di direzione spirituale degli individui.

E. Jucci

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